In primo luogo il grano, quando è secco, viene stoccato nei silos. Durante questa fase il prodotto viene sottoposto ad un’aspirazione e brillatura in modo che la conservazione rimanga integra fino all’ultimo chicco. Il giorno prima della macinazione il frumento passa in un altro silos adibito alla miscela, successivamente tramite un elevatore a tazze il grano viene mandato ad una macchina che ha il compito di effettuare la prima pulitura. Questa, consiste nel trattenere tutte le parti che non sono grano, ad esempio pietre, pezzetti di paglia, ecc.
Successivamente il grano raggiunge il “lavagrano” questa macchina, prima ha il compito di lavare il rivestimento più esterno del chicco, dopo viene fatto passare in un cilindro, dove una grossa ventola lo asciuga e centrifugandolo vengono ancora scartate le impurità. In fine il grano viene mandato in un silos completamente in legno interno al mulino. Il fatto che sia in legno non è un caso, perche quest’ultimo è capace di trattenere l’umidità eccessiva del frumento dopo che è uscito dalla fase di lavaggio.
Il grano deve riposare nel silos così che raggiunga l’umidità necessaria per la molinatura.
La macinazione tramite il molino a cilindri prevede otto passaggi. Nel primo passaggio il chicco di grano viene letteralmente rotto e il prodotto uscente viene mandato, tramite un elevatore a tazze, al plansister che non è altro che un grande “setaccio” con tele e griglie aventi maglie di varia ampiezza. Successivamente il prodotto che assomiglia di più alla crusca viene passato in altri tre cilindri diversi gli uni dagli altri; mentre la parte vitrea del grano che è farina grezza passa in altri quattro cilindri diversi tra loro. In ogni suo passaggio il prodotto torna sempre nel plansister per essere raffinato. Infine la farina prodotta viene stoccata provvisoriamente in un silo di legno che mantiene l’umidità intorno al 15.5% , prima di essere insaccata e venduta.